5 curiosità che dovresti sapere sul festeggiare il compleanno

Ogni anno siamo abituati a festeggiare il compleanno; il nostro come quello di amici e parenti. Crescendo la festa di compleanno diventa un ricordo, ma non ci si dimentica che quello è il giorno in cui si è nati. Eppure non è sempre stato così. Anzi, per molto tempo non c’è stata l’abitudine di festeggiare il proprio dies Natalis e questa è solo una delle curiosità legate al compleanno che è interessante conoscere.

Il “primo” compleanno

Ci sono diverse versioni su quale sia stato il momento in cui si è iniziato a festeggiare il compleanno. In passato, soprattutto nell’antichità, i compleanni non si festeggiavano per un “problema” di calendario. Non c’era né il conteggio né il modo di numerare i giorni, motivo per cui si contavano solo gli anni di anzianità. Poi, con l’avvento del Cristianesimo, si è diffusa l’abitudine di festeggiare l’onomastico (ovvero la data di nascita al cielo, quindi di morte, del santo di cui si porta il nome). Solo dalla fine del 1700 e l’inizio del 1800 si è iniziati, anche probabilmente con l’intenzione di segnare un cambio profondo con il passato, a festeggiare la data della nascita. Una prima “festa” ufficiale è quella di Goethe che nel 1802 decise di festeggiare i suoi cinquantatré anni. Durante la Rivoluzione Francese, invece, si diffusero i certificati di nascita e venne creata l’anagrafe statale, condizioni che resero favorevole il diffondersi dell’uso di festeggiare il compleanno.

I regali più diffusi

A pensarci può sembrare un paradosso, come vi abbiamo spiegato qui, ma tra i più diffusi regali di compleanno che ogni anno vengono fatti ci sono niente meno che i libri. Si lamenta che si legge poco e che si acquistano sempre meno volumi, ma i libri restano, in media, il tipo di regalo più utilizzato. Spesso diventano il regalo dell’ultimo minuto e sono un po’ una sorta di tappabuchi, quando invece potrebbero essere una bella occasione di innamorarsi di nuove avventure.

L’uso delle candeline

Se in passato non si festeggiava il compleanno, o lo si faceva solo raramente, come si è diffuso l’uso di spegnere le candeline? Sembrerebbe che i primi furono gli antichi greci che mettevano le candeline sulle torte da offrire ad alcuni dei e le spegnevano per allontanare gli spiriti malvagi e per augurarsi il favore delle divinità. Un po’ quello che facciamo oggi esprimendo un desiderio.

La canzone “ufficiale” del compleanno

A ogni compleanno viene cantata la celebre Happy Birthday to you, resa nota in tutto il mondo nella versione di Marilyn Monroe cantata per il compleanno del presidente Kennedy. In realtà il brano originale si intitolava Buongiorno a tutti e venne scritto da due insegnanti del Kentucky, che la prepararono per gli alunni della propria scuola. Un’altra curiosità è quella legata ai diritti d’autore di questo brano. Fino al 2016 è stato protetto dal copyright e più volte ci sono state azioni legali per tutelarne i diritti.

Le date più (e meno) diffuse

Che il 29 febbraio, giorno bisestile, sia il giorno in cui si festeggiano meno compleanni è facile da intuire. Meno note, invece, le altre date in cui, secondo diversi studi condotti negli Stati Uniti, nascono più o meno bambini e, quindi, si festeggiano compleanni. Il 25 dicembre è la data che, dopo il 29 febbraio, nascono meno bambini mentre il 16 settembre è quella in cui se ne festeggiano di più. Un caso, certo, ma forse si potrebbero trarre interessanti indicazioni sul perché nel periodo che va da dicembre e gennaio si concepiscono più bambini mentre in quello intorno al mese di marzo se ne concepiscono di meno. Un caso’? Probabile, ma non è detto che non ci siano delle ragioni, culturali o sociologiche che potrebbe essere curioso indagare.