Viti e bulloni: l’importanza dell’elemento di giunzione giusto

Spesso nel parlare quotidiano utilizziamo determinati termini in modo non perfettamente corretto. Il termine bullone è da molti utilizzato per indicare solo una singola parte di questo elemento di giunzione, che può essere il dado di chiusura o la vite a testa esagonale, a seconda di chi parla. Intendersi sui termini è invece importante, perché ogni parola ha un suo specifico significato. In questo ambito vogliamo parlare espressamente dei bulloni, di come si utilizzano e di come si scelgono per poter avere a disposizione il bullone ideale in ogni contesto.

Cosa sono i bulloni e dove trovarli


Tecnicamente parlando, un bullone è un elemento di giunzione, che consente di unire due oggetti tra loro, mantenendo la giunzione smontabile a piacere, ogni volta che lo si desidera. Nello specifico un bullone è costituito da due parti distinte: un dado, solitamente di forma esagonale, e una vite, a testa cilindrica o a testa esagonale. Molte giunzioni comprendono anche delle rondelle, che si posizionano tra la vite e il dado e rendono più stabile la chiusura; esistono poi vari tipi di vite, come ad esempio quelle con testa a farfalla, che rende facile l’apertura e la chiusura della giunzione senza l’uso di utensili. Per capire tutte le variabili possibili è sufficiente guardare un catalogo di bulloni in acciaio inox in vendita online, che contiene ovviamente decine di modelli di viti, dadi e rondelle differenti tra di loro.

Scegliere il bullone giusto


Una volta compreso cosa sia un bullone, la questione si sposta su come scegliere questo tipo di elemento di giunzione. Gli elementi da considerare quando si fa questa scelta sono molteplici: il materiale di cui è fatta la vite, il carico massimo possibile e la necessità di rendere più salda la giunzione a causa di movimenti o trazioni cui è sottoposta. È quindi consigliabile tenere conto dell’ambiente in cui si posiziona l’oggetto con il bullone, se l’umidità è elevata o si espone il bullone alle intemperie sarà opportuno prediligere viti e dadi in acciaio inox o anche in acciaio zincato. Questi materiali infatti sono particolarmente resistenti alla corrosione. Per quanto concerne invece il carico massimo, esso va a influire sulle dimensioni della vite e del dado: più il diametro aumenta e maggiore è il carico che il bullone può sopportare nel tempo. Questi tipi di dati sono tutti disponibili nei negozi che vendono bulloneria e quindi facilmente reperibili. È poi importante ragionare sull’eventualità di dover utilizzare viti con testa dalla forma particolare. Ricordiamo che la testa della vite può avere forme diverse, in alcune all’interno della vite cilindrica è presente un’impronta che permette di svitare e avvitare il bullone.

La legislazione in merito


Quando scegliamo un bullone per fissare un mobile da giardino o un oggetto per uso domestico possiamo scegliere secondo ciò che riteniamo giusto. I bulloni strutturali utilizzati in ambito lavorativo devono invece seguire una precisa normativa. Questo vale sia per la bulloneria strutturale che si utilizza in edilizia, sia per i bulloni usati nell’automotive e in vari ambiti differenti. La normativa specifica chiaramente alcune caratteristiche dei bulloni e delle varie parti che li compongono. Il professionista che pone in atto delle strutture con giunzioni che contengono dei bulloni deve informarsi sulla normativa, per poter utilizzare sin da subito gli elementi corretti. In particolare la normativa precisa la necessità o meno di inserire una o più rondelle, così come quella di usare in specifici ambiti bulloni di particolari materiali. Ricordiamo inoltre che i materiali da costruzione devono possedere precise caratteristiche, la cui presenza viene testata e verificata. È quindi importante in questi casi utilizzare bulloni che dispongano della marcatura CE.