Investigazioni aziendali per il controllo dipendentiInvestigazioni aziendali per il controllo dipendenti

Il datore di lavoro ha diritto di effettuare alcune tipologie di controlli sui suoi dipendenti, ma deve sempre ricordare quali sono i limiti imposti dalla legge nella tutela della privacy e della dignità dei lavoratori.

Il tema dei controlli e delle investigazioni sui dipendenti, quindi, è abbastanza complesso e ci sono state diverse importanti pronunce giurisprudenziali sulla applicazione di queste misure, che consentono al datore di lavoro di evitare o sventare truffe o danni. Non sempre però il confine fra ciò che è lecito e ciò che non lo è molto chiaro.

Si può andare dai pedinamenti ai controlli che arrivano molto vicini alla sfera della vita privata del dipendente, ma in alcuni casi il datore di lavoro ha bisogno di servirsi di vere e proprie investigazioni sui dipendenti per evitare, ad esempio, abusi sui permessi dei lavoratori. Esistono agenzie investigative specializzate esclusivamente nelle investigazioni aziendali, basta guardare il sito investigazioniaziendali.agency per rendersi conto del livello di professionalità e specializzazioni che si sono raggiunte in questo settore. Sintomo questo che le aziende avvertono in modo crescente i problemi derivanti dall’infedeltà dei dipendenti.

Per le investigazioni sui dipendenti il datore di lavoro si rivolge spesso a dei servizi professionali per le aziende che, fra i compiti svolti, possono anche effettuare il controllo dei dipendenti se c’è sospetto che la loro condotta sia fraudolenta e stia danneggiando l’azienda o il datore di lavoro.

Questo consente di poter raccogliere anche eventuali prove che il datore di lavoro potrà usare, ad esempio, per il licenziamento del lavoratore se venga a conoscenza del fatto che utilizza in modo illecito le ore di permesso per svolgere altre attività.

Le investigazioni sui dipendenti

Capita quindi abbastanza spesso che il datore di lavoro abbia assunto degli investigatori privati per effettuare dei controlli sui lavoratori, se sospetta ad esempio che si assentino dal lavoro con permessi retribuiti per motivi che differiscono da quelli ufficiali del permesso. Ma si tratta di investigazioni sui dipendenti lecite oppure no? Quando il datore di lavoro ha la possibilità di svolgere questi controlli, e quando essi diventano un’intrusione illecita nella vita dei lavoratori? Insomma, non è semplice capire il discrimine fra le due ipotesi. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Le investigazioni sui dipendenti in azienda

Il mondo dei controlli sui dipendenti è molto complesso e variegato, e in questo caso si concentriamo soprattutto sulla possibilità di svolgere investigazioni e controlli sui lavoratori utilizzando ad esempio investigatori privati assunti dal datore di lavoro. La giurisprudenza di cassazione ha deciso che i controlli sui dipendenti, ed in particolare le investigazioni sui dipendenti non possono essere esercitate in azienda, cioè all’interno del luogo di lavoro.

Il datore può comunque munirsi di guardie giurate se si tratta di prevenire eventi criminosi che ledono l’integrità aziendale, come ad esempio i furti, ma non può far pedinare i dipendenti all’interno del luogo di lavoro. Anche l’uso di telecamere è strettamente disciplinato dalla legge e non deve mai ledere la dignità o la privacy del lavoratore, inoltre va sottoscritto un accordo con i sindacati e i lavoratori devono essere a conoscenza della presenza di sistemi di controllo.

Fuori dall’azienda

Diverso è il caso in cui il datore di lavoro sospetti, per esempio, che i lavoratori stanno abusando dei permessi retribuiti come ad esempio dei permessi legge 104. La Cassazione ha sostenuto che le investigazioni sui dipendenti sono concesse al di fuori dei luoghi di lavoro, ad esempio laddove il dipendente si assenti per un permesso, e ciò non costituisce lesione della privacy anche se si utilizzano pedinamenti o con sistemi di controllo a distanza purché i controlli non avvengano nei luoghi di privata dimora. Si tratta quindi di uno strumento molto importante che consente ai datori di lavoro di evitare abusi come quelli dei dipendenti che si assentino per finte malattie o per permessi, ma poi svolgano altre attività.