Tutto quello che devi sapere sulle prove di compatibilità elettromagnetica

Nell’era moderna, dove la tecnologia permea ogni aspetto della nostra vita quotidiana e delle attività industriali, l’interconnessione di apparecchiature elettroniche è diventata la norma. Tuttavia, questa interconnessione, sebbene offra vantaggi ineguagliabili in termini di efficienza e funzionalità, porta con sé una sfida cruciale: l’interferenza elettromagnetica. L’interferenza può causare malfunzionamenti, danni o addirittura situazioni pericolose in una vasta gamma di apparecchiature, dalle più delicate apparecchiature di laboratorio alle macchine industriali più imponenti.

 

La compatibilità elettromagnetica (EMC) è la chiave per affrontare questo problema. L’obiettivo principale della EMC è garantire che le apparecchiature, che operano in prossimità l’una dell’altra o siano interconnesse tra loro, continuino a funzionare correttamente senza interferenze dannose. Senza di essa, potremmo assistere a scenari disastrosi: dispositivi medici che si guastano durante un’operazione critica, sistemi di comunicazione che perdono segnale in momenti cruciali e apparecchiature industriali che si fermano, causando gravi perdite economiche.

 

In questo contesto, Tecnolab del Lago Maggiore si erge come un punto di riferimento fondamentale per le aziende alla ricerca di soluzioni di EMC. Questa realtà offre un servizio completo di test e misure in conformità alle principali normative europee ed internazionali. Ma come funzionano queste prove e quali norme regolamentari vengono seguite? Continua nella lettura di questo articolo perché esploreremo il mondo dei test di compatibilità elettromagnetica.

 

 

EMC: cosa sono

Dalla sua traduzione Inglese “Electromagnetic Compatibility”, l’EMC è la scienza che studia la trasmissione e la ricezione di onde elettromagnetiche, non intenzionali, da parte di prodotti tecnologici ed elettronici commercializzabili all’interno del mercato.

 

Le prove di compatibilità si basano, sostanzialmente, su due aspetti fondamentali, il primo dei quali è già stato introdotto nella parte iniziale di questo articolo. Il secondo, non di minore importanza, consiste invece nell’analizzare l’eventuale corretto funzionamento che tali prodotti, sottoposti a studio, hanno in presenza di disturbi elettromagnetici provenienti dall’ambiente esterno.

 

Va da sé percepire quanto, tali trasmissioni, possano influire negativamente sul corretto funzionamento di apparecchiature tecnologiche presenti sullo stesso ambiente o, addirittura, interferire sulle comunicazioni radio. E’, pertanto, fondamentale la presenza di aziende, più o meno grandi, che siano in grado di effettuare tali test e controlli.

 

 

Obiettivi dell’EMC

Si può quindi dire che, sostanzialmente, il primario e principale obiettivo che sta alla base delle prove di compatibilità elettromagnetica è quello di rendere sicuro il prodotto che verrà commercializzato e renderlo, pertanto, compatibile con quelli che sono gli standard Europei richiesti per l’immissione nel mercato di prodotti.

 

In sostanza, un prodotto non conforme alle normative europee, sotto tutti i punti di vista precedentemente elencati, è un prodotto che non può essere introdotto all’interno del mercato e, di conseguenza, non potrà essere commercializzato. E’ infatti, oramai, la tutela del consumatore finale la base principale su cui si ergono gran parte delle normative europee e nazionali.

 

 

La marcatura CE

La vediamo oramai ovunque, e questo perché è un obbligo del produttore, qualora abbia sede in Europa, applicare tale procedura di conformità del prodotto commercializzato.

La marcatura CE è, quindi, una fondamentale garanzia per il consumatore finale in quanto tramite essa si acquisisce la consapevolezza che il prodotto sia conforme agli standard europei e rispetta, quindi, tutte le direttive e norme Europee.

 

E’ quindi intuitivo capire come, tutti i controlli di EMC effettuati sui vari prodotti tecnologici, siano poi conseguenza dell’applicazione della marcatura CE se il prodotto risulta non sorgente di disturbo elettromagnetico per le ulteriori tecnologie presenti nell’ambiente esterno oppure non risulti, lui stesso, fonte di emanazione di onde. Tutti i test effettuati, con risultati positivi, comportano la redazione di un fascicolo tecnico sulla base del quale verrà poi redatta la certificazione e apposta la marcatura.