Blefaroplastica non chirurgica: cos'è e come funziona

La blefaroplastica non chirurgica prevede un intervento di sollevamento della palpebra senza però ricorrere all’utilizzo del bisturi, così che si possano ottenere notevoli risultati evitando di sottoporre il paziente a dolorose incisioni, le quali richiedono per giunta maggiori tempi di recupero rispetto a operazioni non invasive.

Per di più l’intervento può essere effettuato senza che vi sia alcun bisogno dell’anestesia, che spesso genera ansie e timori. Una volta portata a termine l’operazione, non verranno apposti punti di sutura, vista la più totale assenza di bisturi. Inoltre il rischio che si presentino controindicazioni risulta pressoché inesistente.

La blefaroplastica non ablativa avviene mediante impiego di un dispositivo chiamato Plexer, il quale rilascia per mezzo di impercettibili scariche elettriche una sostanza gassosa composta da numerosi ioni ed elettroni. Le suddette scariche non si dimostrano lesive per la cute, giacché non vi sarà alcuna abrasione. I pazienti con pelli più sensibili potrebbero però accusare un leggero fastidio, accompagnato da lacrimazione.

Nulla che non si possa risolvere attraverso l’applicazione di una soluzione topica anestetica.

A differenza di una normale blefaroplastica di tipo chirurgico, l’operazione non ablativa richiede tempi di recupero minori. Nel giro di pochi giorni la tumescenza si andrà a riassorbire senza alcun problema. Si potrebbe al massimo andare incontro a lieve desquamazione della pelle, perciò sarebbe bene fare uso di una crema idratante. La cute interessata dovrà in aggiunta proteggersi dall’esposizione ai raggi solari per un lasso di tempo pari a circa quindici giorni.

Per maggiori informazioni riguardo il trattamento, vi rimandiamo al sito di Cristal Beauty: clinica estetica che si occupa di interventi di blefaroplastica non chirurgica a Torino da anni, con risultati sempre eccellenti.

 

Blefaroplastica non chirurgica: vantaggi e benefici

 

Sottoponendosi a blefaroplastica non ablativa, si potrà godere di vantaggi e benefici particolarmente interessanti.

A cominciare dalla quasi totale assenza di dolore durante e dopo il trattamento, giacché non sono previste incisioni e non vi saranno sanguinamenti o successive tumefazioni, che necessiterebbero di un lungo recupero. L’operazione non chirurgica prevede invece una rapida ripresa, con la possibilità di svolgere le normali attività quotidiane senza alcuna difficoltà, già dalle ore seguenti l’intervento. Per giunta la palpebra non presenterà voluminosi rigonfiamenti, tanto meno antiestetici lividi, così che ci si possa mostrare senza provare alcun imbarazzo.

Per non parlare poi del rischio pressoché inesistente riguardo la comparsa di effetti collaterali durante e dopo il trattamento. L’operazione avviene nella più totale sicurezza, con il paziente in stato di veglia, di modo che lo stesso non sviluppi alcun timore riguardo l’inoculazione dell’anestesia. Nel peggiore dei casi, i soggetti maggiormente sensibili, potranno richiedere l’applicazione di una soluzione topica anestetica, la quale non comporterà pericolo alcuno, poiché agirà localmente.

Giungendo poi all’aspetto oneroso, la blefaroplastica non ablativa avrà un costo significativamente inferiore rispetto alla più complessa operazione chirurgica.

 

Quando risulta necessario sottoporvisi?

 

La blefaroplastica non chirurgica risulta utile qualora si notasse un aspetto sempre più cadente della palpebra. Nelle situazioni meno gravi trattasi per lo più di un trattamento ai fini estetici, atto all’ottenimento di uno sguardo maggiormente vivo, andando a rimpolpare la palpebra, rimuovendo l’eccessivo gonfiore.

Generalmente il problema sopraindicato si presenta una volta raggiunta la seconda età adulta, specie dei soggetti predisposti.

La blefaroplastica non ablativa riscuote sempre più successo non solo tra le donne, ma pure tra un numero sempre più crescente di uomini di mezza età, anch’essi particolarmente attenti al proprio aspetto.