Attivare la fibra ottica in casa: cosa è necessario?

Cosa occorre per attivare la fibra ottica in casa? La fibra ottica è ormai divenuta la connessione domestica più diffusa, essendo la più performante in assoluto. La fibra ottica consente infatti di navigare a velocità ben superiori rispetto a quanto garantito dalla connessione ADSL, ciò è possibile grazie all’impiego, per la realizzazione dei cablaggi, di speciali materiali vetrosi e polimerici che vanno appunto viaggiare i dati ad altissima velocità. Inutile dire che la fibra ottica è stata una “rivoluzione” nel modo di usufruire della rete: avendo in casa una connessione così valida, ad esempio, tantissime persone hanno potuto dedicarsi efficacemente allo Smart Working, come anche ad attività lavorative autonome.

Verificare la copertura della propria abitazione

Se si è interessati a procurarsi una connessione in fibra ottica, il primo passo da compiere è verificare che questo servizio sia attivabile presso la propria abitazione; affinché la fibra sia fruibile, infatti, occorrono specifiche infrastrutture. Verificare la copertura relativa alla fibra ottica è davvero semplicissimo: in siti web in cui si possono trovare offerte Internet casa come https://www.beactive.it, quest’operazione può essere compiuta con un semplice click. Basta inserire il proprio indirizzo, ovvero comune, via e numero civico, e l’apposito motore di ricerca specifica in pochi istanti se il servizio è attivabile oppure no.

Che probabilità ci sono di poter usufruire del servizio?

Ancor prima di compiere quest’operazione, molti consumatori si chiedono se poter usufruire della fibra ottica sia un qualcosa di comune o se, al contrario, solo determinate aree vengono servite dalle società di telecomunicazioni. A questo riguardo è utile specificare che la copertura dei servizi di fibra ottica è cresciuta in maniera davvero esponenziale negli ultimi tempi, di conseguenza altamente probabile che anche la propria casa sia coperta. Le percentuali di copertura nel territorio nazionale sono ormai prossime al 100%, tuttavia vi sono ancora diverse zone che non sono servite per via di carenze infrastrutturali, ecco perché l’operazione preliminare di verifica della copertura è sempre indispensabile.

L’importante differenza tra FTTC e FTTH

Non tutte le tipologie di fibra ottica sono uguali, e questo è un aspetto che è bene risulti ben chiaro al consumatore. La differenza “di base” è quella tra fibra ottica di tipo FTTC e FTTH, scopriamo cosa contraddistingue l’una e l’altra variante. La fibra ottica FTTC, il cui nome esteso è Fiber To The Cabinet, è così chiamata in quanto i cavi in fibra raggiungono esclusivamente l’armadio più vicino alla propria abitazione; da quest’ultimo fino all’interno della casa, invece, si utilizzano le infrastrutture precedentemente presenti, ovvero i classici doppini in rame delle connessioni ADSL. Nella fibra ottica FTTH, invece, anche il tratto che collega l’armadio con l’abitazione è realizzato con i cavi tipici della fibra, di conseguenza la connessione sa rivelarsi ancora più performante. L’acronimo di questa tipologia di fibra ottica è, non a caso, Fiber To The Home.

Cosa deve fare il consumatore per usufruire del servizio?

A livello pratico, il consumatore che acquista un servizio di fibra ottica per la propria abitazione non deve preoccuparsi di nulla. Sarà la società in questione a contattare il nuovo cliente per organizzare la data dell’effettuazione del collegamento cablato. Non è necessario neppure acquistare un modem, dal momento che quest’ultimo viene fornito dalla società in questione al momento dell’effettuazione dell’intervento, nella grande maggioranza dei casi in maniera del tutto gratuita tramite la formula del comodato d’uso.