A cosa serve comprare un ventilatore industriale?

Tutto sui ventilatori industriali

La differenza fra ventilatori industriali (per saperne di più https://ventilazionesicura.it/ventilatori-industriali/) e ventilatori di tipo domestico non è solamente nel luogo dove questo viene installato: le caratteristiche di costruzione, di durata nel tempo, di portata e di capacità lavorativa, sono punti fondamentali per una perfetta distinzione fra questi due apparecchi.

Per tale ragione, quando si tratta l’argomento in questione, è opportuno distinguere sia l’suo sia l’estetica degli stessi. In questo articolo spiegheremo cosa differenza un ventilatore industriale buono e pratico, da uno che per tale viene spacciato.

Premesso che i ventilatori di tipo industriale, come esprime la parola stessa, sono utilizzati con lo scopo ultimo di facilitare le operazioni lavorative all’interno di impianti di produzione, non si può pensare di adattare in tale contesto un ventilatorino dalle pale di plastica che invece si utilizzerebbe all’interno di un’abitazione.

Chi richiede l’installazione di un ventilatore industriale, infatti, è una persona o un gruppo di lavoro, che ha a che fare tutti i giorni con temperature alte, polveri residue, gas di qualsiasi genere, ed ha bisogno di allontanare in qualche modo queste conseguenze di produzione dai macchinari o dal lavoro umano, perché la produzione risulti ottimizzata. Si pensi ad esempio ad un altoforno, all’interno del quale non sono vi sono scarti di materiale in lavorazione, ma anche temperature piuttosto estreme: in caso di malfunzionamento di un ventilatore industriale, l’intera produzione sarebbe costretta a fermarsi fino al ripristino delle condizioni di guardia.

Ventilatore industriale: cosa osservare prima di acquistarne uno?

Per le ragioni sopra descritte, durante la scelta che precede l’acquisto di un ventilatore industriale piuttosto che altro, bisogna tenere a mente determinate caratteristiche che andranno successivamente ad incidere con il proprio lavoro quotidiano.

Una delle osservazioni da fare riguarda il punto di incontro fra pressione e portata: in termini semplici significa che un ventilatore di grandi dimensioni, avendo una portata maggiore ed una pressione minore, consumerà un certo numero di watt, rispetto ad un ventilatore che abbia una dimensione più piccola ed una potenza più elevata. Ma questa circostanza è esplicitamente dettata dalle esigenze personali: se il ventilatore deve essere azionato 24 ore al giorno senza sosta, infatti, uno dalle dimensioni più piccole dovrà consumare di più per lavorare come fosse più grande.

Altro punto fondamentale, riguarda la prevalenza della ventola: da catalogo vi sono delle caratteristiche standard che sono delle vere e proprie convenzioni espresse mediante condizioni che riportano a punti comuni, come il fatto che i ventilatori siano basati su una densità pari a 1,2 kg/m3 con un valore dell’aria a 20 gradi centigradi e ad un’altezza del mare con pressione atmosferica pari a 101325 Pa.

Ciò significa che la prevalenza della ventola ottiene i risultati esplicitati solo in quelle condizioni, ma un’azienda non è come un’altra e le condizioni di altezza del mare o temperature di lavorazione cambiano di volta in volta, cambiando anche la risoluzione del ventilatore di conseguenza.

Altra caratteristica da tenere in considerazione riguarda proprio il fatto che non esista una ventola adatta per qualsiasi tipo di industria o circostanza lavorativa: vi sono infatti modelli diversi per l’aria pulita, per il trasporto di polveri o fibre, o per altri tipi di materiali. La migliore soluzione, in questo senso, è una consulenza apposita per comprendere quale sia la soluzione migliore, perché evidentemente non ne esiste una comune per tutti i casi.
La migliore prova, poi, è la durata di questi apparecchi, che dovrebbe essere almeno decennale, perchè sia il ventilatore corretto.