Quali sono le migliori frese per il legno

Chi ha la passione per il fai da te lo sa: la qualità degli utensili ed elettro-utensili utilizzati è essenziale. Sceglierli con cura e saperli giudicare non è sempre facile, perché l’offerta è sempre piuttosto vasta e si può generare confusione. Non sono esenti da questa regola nemmeno le frese per il legno (trova consigli utili su https://www.fraisertools.com/). Vediamo insieme come sceglierle e quali sono le migliori.

Come scegliere una fresa

Come per qualsiasi altro utensile, prima di acquistare una fresa si devono fare alcune valutazioni. Alcune di queste regole sono valide sia per la macchina che per l’utensile installato. La prima di queste sicuramente è valutare quale materiale si andrà a lavorare, fattore che influenzerà di conseguenza tutti gli altri. In secondo luogo è opportuno identificare quale sarà la tipologia di lavorazione che si andrà ad effettuare e successivamente anche il tipo di macchina che si utilizzerà e su cui andrà installato l’attrezzo. Infine anche il numero di pezzi che si intenderà realizzare incide notevolmente sulla scelta dell’attrezzo, che in caso di lavorazioni professionali richiederà una resistenza più elevata. Analizziamo questi quattro aspetti nel dettaglio.

1. Valutazione del materiale

Come anticipato, il primo passo da fare prima di acquistare un fresa, è capire la tipologia di materiale che si andrà a lavorare. In molti sono portati a pensare che il legno sia solamente legno, tralasciando come le varianti di questo materiale siano numerosissime. Esistono legni duri, durissimi o molto morbidi. Solitamente per le lavorazioni casalinghe, i legnami più utilizzati sono quelli di abete o pino, piuttosto teneri.

Sulla base quindi della tipologia di legno, cambierà il materiale con cui la parte tagliente della fresa deve essere realizzata. Solitamente tali materiali sono tre:

Acciaio, chiamato anche HS, HSS, O KS. Si riconoscono per la mancanza della placchetta saldata. Con l’intoduzione del metallo duro, l’acciaio è stato quasi abbandonato, eccezion fatta per le frese “cinesi” o quelle a tazza. Di contro questa tipologia di frese possono essere affilate facilmente e sono indicate per legni come betulla e pioppo, quindi molto teneri. Sono le più economiche, ma anche quelle che durano meno.
Metallo duro, denominato WIDIA e siglato con HW o HM. È il materiale più utilizzato per le frese, perché offre il giusto compromesso tra prezzo e qualità, quindi di durata. Difficilmente lascia a “piedi”.
Policristallino diamante, siglato con PCD o PKD. Indicato per le lavorazioni professionali in serie su pantografi CNC grazie ad una durata circa volte superiore al metallo duro. Ovviamente sono anche le più costose.

2. Valutazione della tipologia di lavoro

Secondo aspetto da valutare per la scelta della fresa, è chiaramente quello della tipologia di lavoro che si andrà ad effettuare, se ad esempio effettuare solamente un canale piuttosto che tagliare il legno. È importantissimo quindi scegliere il tagliente giusto, per evitare la classica formazione di “pelucchi”. Le tipologie di taglienti più comuni sono a placchetta diritta, ad elica positiva o negativa e ad elica doppia, quindi sia positiva che negativa.

Nell’aspetto della valutazione della tipologia di lavoro, è da includersi anche se si tratta di una lavorazione leggera oppure massiccia perché in base a questo cambierà l’attacco, che deve dare più o meno supporto alla fresa.

3. Valutazione del tipo di macchina

Le macchine possono essere suddivise in due grandi famiglie, quelle manuali e quelle a controllo numerico CNC. Nel primo caso inciderà moltissimo sulla scelta della fresa la potenza della macchina, perché in caso appunto di basse potenze, la fresa potrebbe andare sotto sforzo e rompersi. Nella seconda ipotesi invece, sulle macchine a controllo numerico la risposta a quale fresa scegliere, è già stata data nel merito del tipo di materiale utilizzato per la sua produzione, quindi il policristallino diamante.

Chiaramente quello della scelta della macchina è probabilmente uno degli aspetti più complicati da valutare, dal momento che dovrà essere presa in considerazione la potenza del motore, la maneggevolezza, il numero di velocità e di accessori disponibili, le basi intercambiabili e molto altro ancora.

4. Il numero di pezzi da lavorare

Quello del numero di pezzi da realizzare è un altro aspetto importante per capire la qualità della fresa che si andrà ad utilizzare. Nel caso si trattasse di una o poche lavorazioni infatti, la fresa sarà sottoposta a poco sforzo e probabilmente ci si potrà permettere di risparmiare. In caso contrario, quindi in presenza di lavorazioni ripetute, una fresa economica sarebbe controproducente, perché si romperebbe frequentemente costringendo al riacquisto.

Quali sono le migliori frese per il legno?

Una volta capito come valutare macchine e attrezzi da installare, ora passiamo a vedere quali sono le migliori frese per il legno. Inutile dire come spesso il brand più noto corrisponda anche ad una migliore qualità della fresa stessa, ad una maggiore potenza e ad un più alto numero di accessori in dotazione. Chiaramente sono leggermente più costose rispetto a modelli anonimi dalla dubbia provenienza, ma il maggior prezzo di acquisto affrontato, sarà ammortizzato da una loro più lunga durata.

Makita RT0700CX2J. Probabilmente la migliore di tutte, con un motore da 710 watt, stabile e decisamente maneggevole. Le velocità impostabili sono numerose, così da prestarsi a differenti tipologie di lavorazioni, non solamente quelle su legno. In dotazioni tra basi facilmente intercambiabili.

Bosch POF 1400 ACE. La leader tedesca nella produzione di elettro utensili offre questo modello di ben 1400 watt, con un rapporto qualità prezzo davvero invidiabile. Versatile, potente e super precisa, queste le sue caratteristiche principali. In dotazione una gamma davvero ampia di accessori che permetteranno di svolgere moltissime lavorazioni differenti.

Einhell TC-Ro 1155 E. Una delle frese di qualità più economiche del mercato. Con una potenza di 1100 watt non deluderà mai in nessun tipo di lavorazione, rivelandosi ideale per qualsiasi tipologia di utilizzatore. Una pratica rotellina permetterà di decidere la profondità di taglio in maniera accurata e precisa.